Skip to content Skip to footer

COS’E’ L’ARR?

COS’E’ L’ARR?

Problemi con l’ “alberghese”? Ti sei imbattuto più volte in questo indicatore di performance, ma non sei riuscito a capire esattamente cosa sia o a cosa serva?

NIENTE PAURA: non esiste niente di più banale!

L’ARR (acronimo di Average Room Rate), non è altro che il ricavo medio camera di una struttura alberghiera. E’ uno dei tanti indicatori di performance che possiamo utilizzare per analizzare le nostre prestazioni. Supponendo, banalmente, di aver venduto 3 camere, in una determinata data, a tariffe diverse, potremo calcolare l’ARR in questo modo:

ROOM A         € 50

ROOM B         € 69

ROOM C         € 75,50

TOTALE RICAVI = € 194,5

ARR = 194,5 : 3                ARR = 64,83

Si tratta, quindi, di un banalissimo calcolo di media aritmetica. E’ il rapporto tra i ricavi camere e il numero di camere vendute in un preciso arco temporale. Difficile?

Questo indicatore è molto importante perché ci consente di sapere esattamente a che tariffa stiamo effettivamente vendendo le nostre camere. Con una gestione che guarda al Revenue Management e che utilizza una tariffa elastica (abolendo completamente i listini statici), non possiamo non saperlo. Naturalmente, analizzato da solo, l’ARR non ci è troppo utile. Per un’analisi più completa delle performance dei ricavi dovremmo utilizzare almeno altri  2  indicatori, come la percentuale di occupazione e il RevPAR. Volendo, invece, inglobare nell’analisi anche l’aspetto dei costi, analizzeremo anche il CostPAR.

Per alcune metodologie di costruzione della griglia tariffaria, questo indicatore rappresenta uno dei tasselli base per la costruzione dei prezzi.

Modificando il fattore TEMPO, l’ARR può variare il suo nome. Mi spiego:

Potremmo trovarlo come:

ADR (Average Daily Rate): se il periodo preso in considerazione è di un solo giorno

oppure

AWR (Average Weekly Rate): se prendiamo in esame il valore di una settimana

oppure

AMR (Average Monthly Rate): se prendiamo in esame il valore su base mensile

oppure

RMC (Ricavo Medio Camera): se non amiamo l’inglese.

Nella speranza di esserti stato utile, ti auguro un buon lavoro.

Guido Libonati