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THE HOTEL MANAGER

L’EVOLUZIONE DELLA FIGURA DEL DIRETTORE D’ALBERGO

Il Direttore d’Hotel o Hotel Manager è colui il quale gestisce, amministra, definisce le procedure interne, controlla e coordina tutte le attività di un albergo. Potrebbe essere questa la definizione che incontreremmo su un qualsiasi libro di testo di un istituto alberghiero o su un dizionario per hotel, qualora esistesse.

Ma è davvero così?

Quante strutture alberghiere, in Italia, potrebbero affermare oggi di avere un vero General Manager alla guida del proprio organico?

La mia esperienza, ahimè, mi suggerisce che sono davvero pochi gli hotel, al giorno d’oggi, a poterlo fare.

Fino a 10 anni fà, circa, la figura del Direttore d’hotel, in Italia, era vista in modo differente. Era una vera e propria istituzione all’interno dell’albergo e, nella maggior parte dei casi, abbandonava l’incarico solo per andare in pensione, anche perché ben retribuito. Generalmente, il ruolo veniva ricoperto da candidati con un profilo medio alto, di fiducia e con carisma. Mi sono avvicinato al mondo alberghiero solo nel 2002 e, quindi, non posso  che provare ad immaginare alcune situazioni di vita vissuta in cui il General Manager, solitamente barricato nel suo ufficio, decideva di prendere una boccata d’aria e, uscendo, attraversava la hall dell’hotel esibendo tutto il suo carisma e il suo “potere” e tutto il personale, quasi si trattasse di soldatini con la divisa perfettamente in ordine come da procedura, scattava sull’attenti, con il timore di essere ripreso anche solo per un futile motivo. Magari la mia è solo pura fantasia, ma una cosa è certa: oggi sicuramente la figura del direttore è molto screditata e ha perso importanza.

Addirittura, in molti casi, sembra quasi che i titolari di imprese alberghiere abbiano timore di definire direttore il proprio collaboratore, a cui hanno affidato la responsabilità della propria struttura. E allora sono stati coniati altri termini, sempre più in uso, come Responsabile Operativo oppure Resident Manager. In alcuni casi, ci sono titolari d’hotel che, quasi a malincuore, inquadrano il proprio responsabile come Direttore… Operativo. Quasi volessero sottolineare che si tratta si di un direttore, ma a patto che non si faccia illusioni e che, in caso di necessità, aiuti operativamente i propri collaboratori.

Immaginando il direttore del 2014, mi viene in mente un giovane sulla trentina, con un profilo medio alto,  una discreta esperienza in hotel, disposto a dedicare la propria esistenza (almeno 12 ore della sua giornata, week end e festivi inclusi) alla struttura con la quale collabora, rinunciando ai propri spazi e interessi personali, che si accontenta di una retribuzione che non supera i € 2000,00 netti al mese, sapendo che resterà in quell’hotel per non più di 2 anni e che ha difficoltà a “imporre” un proprio modus operandi ai suoi collaboratori, a causa della presenza costante e controproducente della proprietà, che impone, invece, le proprie idee, ormai obsolete, contrastando le sue. I numeri, purtroppo, ci dicono che nel Belpaese ci sono più di 33.500 alberghi e che, la maggior parte di essi, sono a conduzione familiare. Le poche strutture appartenenti a catene internazionali, sul territorio italiano, hanno un’organigramma e delle delle procedure definite, ma qual è la situazione per il resto degli alberghi? La mia personale esperienza mi suggerisce che il processo di estinzione della categoria dei direttori d’Hotel è ormai inarrestabile e che a pagarne le spese sarà solo la qualità dei servizi, piuttosto che la rapidità con cui ci si dovrebbe adeguare all’evoluzione del mercato.

In una realtà in cui ci sarebbe l’esigenza di investire nella formazione di nuove figure professionali in ambito alberghiero, come ad esempio quella del Revenue Manager o del Social Media Manager, coordinate da un ancor più competente Direttore, la tendenza, invece, sembra essere quella di accorpare i ruoli, riducendo il numero di unità lavorative, con risultati pressoché approssimativi.

Quale potrebbe essere, dunque, la soluzione per rivalutare la figura del Direttore d’Hotel? Non sarebbe male, ad esempio, rendere obbligatoria una certificazione riconosciuta a livello nazionale, proprio come per i direttori di agenzia di viaggio o le guide turistiche, che attesti le competenze e l’idoneità a ricoprire il ruolo. In questo modo, si potrebbe limitare di molto l’improvvisazione e, sicuramente, ci sarebbe una condivisione di nozioni e tecniche maggiore, che alzerebbe di certo lo standard della nostra ricettività, ridando, allo stesso tempo, prestigio e importanza alla figura del Manager d’Hotel.

E allora, Albergatori? Cosa ne dite? Lasciate lavorare il vostro Direttore e dategli fiducia… Potrebbe portare davvero una ventata di freschezza e tante novità, mostrandovi delle potenzialità che il vostro hotel ha e che non immaginavate neanche!!!

D’altronde, in teoria, lo avete assunto e lo retribuite per questo, no?

E voi, che ne pensate?

GUIDO LIBONATI