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Tag: Persone, non risorse umane

IL FASCINO DEL PORTIERE DI NOTTE

IL CUSTODE INVISIBILE DELL’OSPITALITA’

Ombra silenziosa e custode di storie segrete

Chi veglia sull’hotel, quando le porte si chiudono, le luci si abbassano e il mondo rallenta il passo?

La risposta è lì, in quell’uomo discreto che non fa rumore.
Che cammina piano, tra la hall vuota e le camere silenziose.
È il portiere di notte in hotel.

Una figura che non si vede, ma c’è, che non si sente, ma ascolta, che non appare, ma regge tutto sulle sue spalle.

E’ una presenza silenziosa

Mentre l’hotel dorme, lui respira piano, controlla le prenotazioni, chiude la cassa, sistema il banco.
Parla con sé stesso o con nessuno, in un dialogo muto con il tempo che passa.

Fuori, le strade sono vuote. Dentro, lui accoglie gli ultimi arrivi con un sorriso stanco ma sincero.
Offre un cuscino in più, un tè caldo, una frase gentile.

E se nessuno lo nota… non importa.

Il suo mestiere è un’arte che si consuma nell’invisibilità.

E’ il guardiano delle notti e dei segreti

Il portiere di notte in hotel sa tutto.
Chi rientra tardi, chi soffre in silenzio, chi dorme poco.
Ha visto valigie piene di gioia e altre di solitudine. Ha visto amanti baciarsi in ascensore, mariti che mentono e figli che partono.

È un custode di storie.

E quando le luci delle camere si spengono una a una, lui resta, con la sua giacca scura, la sua calma,
la sua pazienza antica.

E’ un mestiere che non si insegna

Fare il portiere di notte non è solo un lavoro. È una vocazione! È l’amore per la quiete, la capacità di accogliere senza invadere e di esserci senza pesare.

Non dorme perché la legge impone presenza attiva, ma anche e soprattutto,
perché c’è sempre qualcosa da fare per chi sa guardare: un ospite in ritardo, un taxi da chiamare o un pensiero da custodire per l’indomani!

Un ringraziamento che molti dimenticano

La mattina, quando tutto ricomincia, il portiere di notte scompare. Va a casa stanco e nessuno se ne accorge.

Ma è grazie a lui che l’hotel ha retto durante la notte. È lui che ha garantito la sicurezza, l’accoglienza, la continuità.

Di lui restano solo un paio di consegne per il collega del mattino:

“Cliente 412 ha chiesto il late check-out.”
“Bottiglia di vino venduta in camera 306.”
“Tutto tranquillo stanotte.”

Frasi brevi. Come respiri.

Il fascino della notte ha il suo volto

Il portiere di notte non chiede applausi, non cerca promozioni e non posta selfie in divisa.

Ma sa bene cosa significa esserci, anche quando tutti vanno via.
Sa bene cosa vuol dire tenere accesa una luce, quando tutto si spegne.
Sa bene che l’ospitalità più vera è quella che non si vede, ma che si sente.

E se un giorno gli hotel avessero un’anima, avrebbero il volto gentile di un uomo che, in silenzio, ha vegliato su migliaia di ospiti, senza mai svegliare nessuno.

Guido Libonati

PERSONALE D’HOTEL E REDDITO DI CITTADINANZA

Passata la Pasqua, si sa, riparte la stagione!

Ma quale stagione? Di caccia? Forse… di caccia al personale!

Come tutti gli anni, in questo periodo, ci ritroviamo ad assistere alle stesse scene: albergatori alla disperata ricerca di risorse umane, che puntano il dito contro le nuove generazioni, perché non riescono a comporre il loro staff! 

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STAFF D’HOTEL A CASA… SPAZIO AI ROBOT

HOTEL ROBOT-STAFFED

Chi, se non i giapponesi, avrebbe potuto inventarsi l’Hotel Robot-staffed? Henn Na Hotel Nagasaki nasce nel 2015, ma di recente ha aperto anche a Tokyo ed è prevista l’apertura di altre due strutture nel breve periodo. Gli hotel, di circa cento camere, sono nel guinness dei primati come prima catena completamente gestita da robot, ma… a che prezzo?

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OCCHIO AL PORTIERE DI NOTTE!

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COSA SIGNIFICA LAVORARE AL FRONT OFFICE IN HOTEL

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