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I 10 ERRORI PIU’ COMUNI DEGLI ARCHITETTI IN HOTEL

RISTRUTTURARE CON CRITERIO PUO’ NON ESSERE COSI’ SEMPLICE

Durante la mia vita operativa in hotel, mi è capitato spesso di riscontrare degli errori commessi in fase di progettazione strutturale, derivanti dall’assenza totale di esperienza operativa.

Normalmente la storia è più o meno questa: un imprenditore decide di costruire il suo hotel (o semplicemente di ristrutturarlo) affidandosi ad un architetto molto quotato che, però, non ha mai messo piede in albergo, se non come cliente. Quale potrà essere il risultato? Una struttura meravigliosa e di design (nella migliore delle ipotesi), ma che probabilmente presenterà delle criticità dal punto di vista della gestione operativa. In questo articolo ti elenco i 10 errori commessi da architetti che ho riscontrato più volte:

IN CAMERA

  1. ASSENZA DI BIDET NEI BAGNI

Mi chiedo: in Italia, come si può pensare di realizzare un bagno senza bidet? Mi rendo conto che possa capitare che, per un discorso di metratura, non ci sia spazio sufficiente per installarlo in alcune camere ma, quando la scelta è giustificata con “tanto gli stranieri non lo usano” o peggio  “risparmiamo il costo di 100 bidet, tanto comunque gli ospiti possono utilizzare la doccia”, stai pur certo che le recensioni ti diranno presto il contrario! Chiaramente, non mi riferisco a quelle strutture il cui concept prevede la scelta dell’assenza del bidet per altro tipo di ragioni (per assurdo, se un hotel nascesse per rivolgersi solo e soltanto ad un mercato francese, sarei il primo a suggerire l’assenza di bidet).

  1. ASCIUGACAPELLI NASCOSTI

Ebbene sì! Non lo scorderò mai: avevo cominciato da poco a lavorare al front office di un hotel 4 stelle. Durante un turno di mattina, ricevetti una chiamata da un ospite che mi chiedeva dove fosse il phon! (non posso dimenticare il fatto che la chiamata provenisse dal sesto piano dell’hotel, ristrutturato solo pochi mesi prima). Provai a suggerire all’ospite di controllare bene accanto allo specchio o sotto al lavabo ma, alla fine, fui costretto a salire personalmente in camera e, sorpresa, l’asciugacapelli non c’era! Solo dopo aver contattato il collega, scoprimmo (io e l’ospite) che l’oggetto misterioso era ben nascosto all’interno della scrivania in camera da letto, distante da uno specchio e, soprattutto, non trasportabile in bagno, perché integrato nel mobile! Chiamatela creatività, ma per me rimane follia! Chiaramente, non mi riferisco a quelle strutture in cui il concept prevede la scelta del nascondere l’asciugacapelli per altro tipo di ragioni (per assurdo, se un hotel nascesse per rivolgersi solo e soltanto ad un mercato di aspiranti suicidi con phon nella vasca, sarei il primo a suggerire una soluzione del genere).

  1. POCHE PRESE ELETTRICHE IN CAMERA

Se vi è capitato di girovagare invano per la camera di un hotel, in cerca di una presa elettrica per mettere sotto carica il vostro telefono, siete capitati nella struttura che ha commesso questo errore in fase di progettazione: non ha pensato alle prese elettriche! In moltissime camere d’hotel, ho riscontrato l’assenza di prese elettriche accanto ai due lati del letto. Giustifichiamo gli hotel più datati, ma dalle nuove strutture si dovrebbero pretendere addirittura le prese USB. (A meno che il concept dell’hotel preveda l’assenza totale di tecnologia, rivolgendosi, magari, solo ad un mercato di individui nostalgici degli anni ’80, come il sottoscritto).

  1. LETTI FISSI

Forse non ci crederai, ma in molti continuano a progettare camere con letti fissi (nel senso che tutta la composizione della camera non può essere modificata). Mi chiedo, a questo punto, in base a cosa si stabilisca il numero delle camere che dovranno essere twin (due letti separati) o matrimoniali, soprattutto se non si hanno ancora dati storici della domanda.

E’ vero che negli hotel con un elevato numero di camere è difficile che si verifichi la situazione in cui le camere twin non riescano a soddisfare la domanda, ma ti garantisco che, prima o poi, dovrai rinunciare a qualche prenotazione, nonostante tu abbia camere disponibili.

  1. PAVIMENTI ASSORBENTI,

Ricordo il caso di una struttura meravigliosa, con un pavimento in camera e in bagno meraviglioso, ma altrettanto poroso e assorbente! Sicuramente l’imprenditore non aveva badato a spese, però le sole gocce d’acqua bastavano a macchiarlo e, una volta all’anno, bisognava trattarlo con un acido particolare. Pavimenti simili ne ho trovati in diverse strutture!

IN HOTEL

  1. FRONT E BACK OFFICE NON COMUNICANTI

Per chi lavora al front office, avere un back office alle proprie spalle a cui accedere facilmente per recuperare pratiche di prenotazioni, riavviare un server, controllare l’account e-mail del booking o rifugiarsi per prendere una pausa di 2 minuti o respirare per riprendere il controllo prima di gestire un complaint con un cliente furioso, è di vitale importanza.

Se l’architetto realizza un’area di front office distante dal back, non lo fa per cattiveria, ma solo perché non ha mai lavorato in hotel.

  1. MONITOR AL FRONT OFFICE INTEGRATI NEL BANCO

Sempre parlando di progettualità al front office, ho trovato molto spesso banchi di ricevimento con i monitor dei PC integrati e nascosti agli occhi degli ospiti. Sicuramente il banco è più lineare e può essere ammirato in tutto il suo splendore, ma come si fa quando si ha l’esigenza di ruotare il monitor verso l’ospite per mostrargli una qualsiasi schermata? Inoltre, lavorare otto ore di seguito su un monitor basso e nascosto non è proprio comodissimo (soprattutto se, come me, superi il metro e ottanta di altezza).

  1. ASSENZA DI UN DEPOSITO BAGAGLI

Altro aspetto troppe volte sottovalutato è la presenza di un deposito bagagli. Quante volte gli ospiti ti chiedono di lasciare le valigie dopo il check out o prima del check in (se la camera non è ancora pronta)? E quanto è importante che il deposito bagagli sia facilmente raggiungibile, bene organizzato e, magari, attrezzato con safety box per PC?

  1. ASSENZA DI UN OFFICE PER OGNI PIANO

Per far sì che il lavoro della governante sia il più efficiente ed efficace possibile, avere un office dedicato all’housekeeping per ogni piano è di fondamentale importanza. Contribuisce ad ottimizzare i tempi, agevola i conteggi delle dotazioni e, nel caso di consegna di biancheria extra ad un ospite, evita inutili perdite di tempo. Molto spesso, invece, si prevede un office ogni 2 piani… tanto la dotazione della biancheria ci sta comunque!

  1. DISPOSIZIONE SALA BREAKFAST

Ed è in sala breakfast che spesso gli architetti danno il meglio, realizzando ambienti fantastici, ma senza tener conto dell’utilizzo e la praticità che questi spazi dovrebbero avere. Non esiste una ricetta buona per tutte le strutture ma, se ad esempio un hotel di 100 camere, che prevede di lavorare con dei gruppi, realizza un buffet al breakfast in stile mensa (non modulare o a isole, ma con un percorso obbligato), sarà inevitabile che si creino code, attese e tappi, nei momenti di maggiore affluenza. Stessa cosa, ad esempio, per la scelta dei tavoli: rotondi, ad esempio, potrebbero occupare spazi inutili e sarà complicato unirli tra loro in caso di necessità.

No, non fraintendermi. Non sto dicendo che gli architetti non siano in grado di realizzare lavori stupefacenti, ti sto solo suggerendo di rivolgerti a professionisti che abbiano esperienza d’hotel e che riescano a trovare il giusto connubio tra architettura e operatività!

E allora buona ristrutturazione!

Guido Libonati