I NUOVI REVENUE MANAGEMENT SYSTEM
La tecnologia sta facendo passi da gigante: si parla di AI (Intelligenza Artificiale), Machine Learning e Big Data.
Il Revenue Management è ormai entrato a far parte della quotidianità di molti Hotel e, fortunatamente (chi mi conosce un po’ sa come la penso), si parla sempre meno di listini prezzi.
Già da diverso tempo, il mercato ha messo a disposizione dell’utenza strumenti
che consentono di elaborare i dati in maniera automatica, rapida e precisa, equipaggiati di algoritmi in grado di compiere calcoli molto elaborati e che restituiscono, senza sosta, risultati sorprendenti.
Sto parlando dei nuovi RMS (Revenue Management System) che diverse Software House hanno realizzato e che, a mio avviso, dovrebbero essere utilizzati da tutte le strutture ricettive, siano esse alberghiere o extra-alberghiere.
Fino a poco tempo fa – e chi, come me, si occupa di strategia tariffaria da un po’, lo sa bene – gli utensili più avanzati che la tecnologia metteva a disposizione dei revenue manager erano i fogli di excel. File pesanti, pieni zeppi di formule (che spesso e volentieri saltavano), tabelle, collegamenti, regole di formattazione condizionali e colori terribili (utilizzati a casaccio e spesso tendenti al fluo), che restituivano risultati approssimativi e che andavano aggiornati manualmente, attraverso operazioni di copia-incolla da report esportati, chissà da quale PMS.
Quindi, il Revenue Manager, dopo aver riempito le celle del file excel – sperando di non aver commesso errori di “copiaggio-incollaggio” – doveva confrontare i risultati restituiti dalle formule con vecchi file (generati, magari, un anno prima, nello stesso periodo) e andarsi a studiare le tariffe di vendita dei competitor (manualmente e data per data, generalmente interrogando le OTA). Poi, magari, i più precisi andavano a ricercarsi le previsioni meteo oppure i più tecnologici consultavano dashboard di Channel Manager o strumenti di Google (ex Google Trends) per provare a intuire il comportamento della domanda.

In realtà mi sono espresso al passato, ma è ciò che ancora accade in molte strutture ricettive.
Oggi, invece, il mercato mette a disposizione software di Revenue Management in grado di:
- pescare i dati dai PMS in maniera automatica e continua
E’ scontato il fatto che, perché il software ragioni correttamente, i dati inseriti nel PMS (ex. segmentazione del mercato) debbano essere precisi. Questo aspetto, che può apparire banale, consente, invece, di ridurre i tempi di elaborazione dei dati (e aumentare esponenzialmente la frequenza degli aggiornamenti) e ridurre (direi azzerare) il margine d’errore nella trascrizione.
- elaborare in continuazione una mole di dati consistente
I nuovi RMS, oltre a essere connessi con i software che la struttura ricettiva utilizza, pescano automaticamente e continuamente dati da altre fonti esterne, come, ad esempio, il meteo, i prezzi e l’online reputation dei competitor, l’interesse e la provenienza (sia geografica che per canale di prenotazione) della domanda per date future o gli eventi sul territorio. Elaborare la stessa mole di dati, e con la stessa frequenza, risulterebbe impossibile anche per il miglior revenue manager.
- calcolare il prezzo di vendita più corretto per le date future
I software in quesitone utilizzano algoritmi complessi in grado di proporre un suggerimento tariffario legato ai comportamenti della domanda e a diverse altre variabili.
- imparare dai propri “errori”
Meccanismi di Machine Learning consentono agli RMS di ultima generazione di modificare il loro modo di “pensare” in base ai risultati che raggiungono. Senza entrare troppo nel tecnico, l’algoritmo che il software utilizza, settato per attribuire a ogni variabile esaminata un peso diverso, più lavora, più è in grado di essere preciso nell’attribuire a ogni variabile la giusta importanza nella determinazione di un prezzo di vendita.
Quanto costeranno strumenti del genere?
Una follia? Assolutamente no! I costi sono molto simili a quelli di altri software, come PMS, Channel Manger o CRM. (In alcuni casi, non superano il costo di un mese di un collaboratore).
Sono sicuro che, a breve, tecnologie del genere saranno integrate in molti PMS (così come è accaduto per Booking Engine o CRM, per i classici prodotti All in One).
E allora, non mi resta che augurare buon Revenue Management a tutti!
Guido Libonati